Calcolosi della colecisti

Calcoli alla cistifellea
I calcoli alla cistifellea si formano quando la bile al suo interno si solidifica a causa di un cattivo funzionamento della mucosa colecistica. Questo processo può generare colecistite (infiammazione della colecisti) o coliche biliari, spesso accompagnate da febbre e dolore addominale .
I calcoli biliari possono essere composti da colesterolo , sali biliari o bilirubina , e si differenziano da quelli renali solo per il materiale di origine. I principali sintomi includono:
- Nausea e vomito
- Dolore nella parte destra dell’addome, irradiato a spalla o schiena
- Sonnolenza e gonfiore addominale
- Febbre e ittero (colorazione giallastra della pelle)
- Feci chiare e urine scure
I sintomi più severi si manifestano quando i calcoli migrano verso la via biliare principale , causando ostruzione al deflusso della bile dal fegato all’intestino. In questi casi, è necessario valutare l’intervento chirurgico.
La colecistectomia laparoscopica
La colecistectomia laparoscopica è l’intervento di riferimento per rimuovere la cistifellea affetta da calcoli , soprattutto quando i sintomi persistono nonostante una dieta priva di cibi grassi , alcolici, caffè, cioccolato e spezie, che stimolano eccessivamente la secrezione biliare.
L’intervento è indicato anche in presenza di polipi colecistici con diametro superiore a 1 cm o in numero pari o superiore a 3. La tecnica prevede l’esecuzione di 3 o 4 microincisioni (5 mm) per introdurre il laparoscopio e gli strumenti operatori.
Il laparoscopio è una sottile sonda dotata di videocamera, che trasmette immagini su un monitor permettendo al chirurgo di operare con massima precisione e minima invasività . Per facilitare l’intervento, l’addome viene insufflato con circa 4 litri di anidride carbonica , successivamente rimossi a fine procedura.
Grazie alla laparoscopia, il paziente può beneficiare di un recupero post-operatorio più rapido , minore dolore e un ridotto rischio di complicanze rispetto alla chirurgia tradizionale.